
Il mago di Riga, Giorgio Fontana

Ho letto un libro molto bello, lo ha scritto Giorgio Fontana e si intitola “Il Mago di Riga”, edito Sellerio.
Narra l’ultima partita di Misha Tal nel ‘92. Michail Tal fu Campione del Mondo di Scacchi nel 1960 per un breve periodo.
Attraverso le mosse l’autore mette in luce la personalità di questo geniale giocatore, dal sacrificio facile e dall’autolesionismo pronunciato. Questo è un testo che profuma di scacchi e Madre Russia, di genialità e sofferenza, ma è anche un’opera che ti fa sentire il freddo addosso, che ti fa respirare il fumo dei sigari di quel tempo e che ti lascia intravvedere i valori di un popolo che si ritrovava attorno a quelle 64 caselle che compongono una scacchiera.
La scrittura di Fontana è densa, molto densa. In un’operazione chiaramente voluta, la profondità del linguaggio rende pregnante e forte un testo di 117 pagine.
Quadri, odori, luci, profumi, emozioni, storie, tante storie e immagini, frammenti, il tutto regolato da questa partita memorabile, l’ultima di Tal che morì pochi mesi dopo. Il ritmo del libro e la sua narrazione sono scanditi dalle mosse che non vengono tutte segnalate ma solo accennate e sono sufficienti per far capire a chi gioca come si è svolta la sfida e a chi non conosce neanche le regole, lasciare comunque intendere la profondità del confronto.
Un libro che non finisce perché apre una serie di interessi che potrebbe portare ognuno di noi, molto lontano. E tutto ha inizio da questa storia ben raccontata.
Grazie