
La resistenza oltre le armi

Sarajevo, 1992-1996.
Durante l’assedio della città bosniaca si sviluppano modalità di resistenza parallele alla lotta armata. Arsenali culturali per la sopravvivenza dell’assediato, del cittadino, della persona; così importanti da diventare, al fianco dei (pochi) fucili, armi contro il nemico. Arianna Cavigioli e Andrea Caira raccontano nel loro libro come si salvò l’umano attraverso musica, cinema, teatro, arti plastiche e visive, radio e giornali. Riuscendo nel difficile lavoro di selezionare e descrivere documenti e testimonianze di questa lunga guerra, Andrea e Arianna – a mio parere – rendono accessibile una prospettiva sulla resistenza di Sarajevo a diversi tipi di lettori e lettrici.
Di seguito trovate una sinossi del libro scritta dagli autori e il link alla diretta sul nostro canale Youtube prevista per mercoledì 12 maggio alle ore 17.00.
“Focalizzata durante i giorni più duri dell’assedio cetnico alla capitale bosniaca, la ricerca prova a ricomporre i vari tasselli per comprendere pienamente l’impatto antropologico del conflitto. Attraverso lo sguardo non convenzionale degli stessi attori culturali attivi in quei giorni, il racconto è a metà strada tra l’inchiesta giornalistica e l’indagine archivistica. Nel dedalo di viuzze sarajevesi, dove a ogni incrocio sembra di sentire gli echi della Storia e di popoli passati, la città ha scoperto nella forza di una penna un’arma indistruttibile. Nella luce di una candela, che tiepidamente illumina il palco di qualche teatro improvvisato, l’inossidabile desiderio di sopravvivere e la spasmodica ricerca di normalità. I racconti dei protagonisti, di una durezza commovente, si scagliano contro quel monolitico silenzio internazionale che per troppo tempo li ha ignorati. Il grigiume dello scontro fratricida viene abbattuto dalla creatività.”
Qui invece potete acquistare il libro sul nostro e-commerce, per chi non avesse modo di passare a trovarci.