

È la storia di un terrorista, Francisco, un terrorista del Grapo*. Furtivo e circospetto tra la gente di Madrid, costretto a vivere con pochi soldi al mese, gli altri intorno a lui vivono nella ricchezza del boom economico. La città è ricca di occasioni, soprattutto sconti e prezzi bassi, vitale e un poco aggressiva.
Reclutatosi volontariamente per desiderio di partecipare, di essere riconosciuto dagli altri, il suo compito è quello di scomparire. Scomparire e attendere. Un lavoro in nero, una casa non sua, nessuna carta d’identità, l’attesa di un segnale che dia inizio alla sua battaglia, che lo posizioni nella lotta.
Unico modo di appropriarsi di questi spazi, una maniacale e affascinante capacità di aggiustare, curare e far manutenzione dei pochi oggetti che circondano la sua esistenza. Solitudine forzata e bricolage che ricordano il libro precedente di Santiago Lorenzo, sempre edito da Blackie: “Gli Schifosi”, consigliato!
Il primo, tre cicche attaccate sotto al bancone di un bar. Il secondo una donna, Primi. Il terzo un biglietto vincente della lotteria nazionale “Primitiva”, da incassare previa esibizione di un documento di identità…
Il terrorista ne esce distrutto, la sua fortezza è un castello di carta. L’uomo si scopre incapace, emarginato, ma altrettando pieno di voglia di vivere, di amare.
Non c’è più bisogno di manutenzione e fai da te, ma di costruire da zero. E può chiedere aiuto a Primi che ama e il cui amore lo fa sentire tanto bello nella sua diversità. Resta da incassare il biglietto della lotteria pur non possedendo un documento, ma la sua vita è una tale girandola di sfortune che non vuol fermarsi e… beh, non dico altro.
Io ci leggo tutto questo. Suggestioni da un libro che contiene la storia di una vita, di una città e di un amore. Descrizioni precise e narrazione punteggiata di passione e ironia. Voi ci troverete sicuramente anche altro. Ne parliamo in Bottega alla prima occasione!
*Grupos de Resistencia Antifascista Primero de Octubre.