
Sovietistan

Una giornalista lucida (è un’antropologa),una studiosa, un’appassionata d’arte, un’ottima scrittrice.
Questa è Erica Fatland la giovane norvegese che attraversa, scopre, studia Tagikistan, Kirgisistan,Turkmenistan, Kasakistan e Usbekistan le cinque “repubbliche presidenziali” dominate dall’unione Sovietica (ultimo invasore in ordine di tempo).
Viaggia da sola, in auto, in treno, a piedi, per incontrare la”gente”. Gente che riempie il libro di racconti di vita, di storie e di storia. Dei popoli e delle città: come “le città fantasma”.Da quelle distrutte dai mongoli di Gengis Kan a quelle abbandonate sulle sponde del morente Lago d’Aral, da quelle sgretolate dal deserto a quelle radioattive nell’area degli esperimenti nucleari per finire ( o cominciare ) con i fastosi palazzi di marmo, simbolo del potere dei vari dittatori, ma del tutto disabitati.
Ma l’autrice è anche capace di commuoversi: per l’incontro con un vecchio, solitario archeologo nel deserto, o a Samarcanda, davanti al Mausoleo di Tamerlano.